Diventare madre può essere un’esperienza tanto meravigliosa quanto sconvolgente.
Per una mia cliente, l’arrivo del suo bambino a 32 anni ha rappresentato l’inizio di un vero e proprio risveglio interiore.
Dopo dodici anni vissuti in “modalità combattimento”, quel momento tanto atteso ha innescato una trasformazione profonda, inaspettata, e per certi versi dirompente.
La lettera cge mi ha inviato
All’età di 32 anni ho avuto un bimbo meraviglioso.
Avevo vissuto i 12 anni prima in modalità COMBATTIMENTO.
Sapevo che diventare madre mi avrebbe trasformata, ma non sapevo né come né QUANTO!
Quel nuovo arrivo, seguito da alcune dinamiche familiari, hanno fatto sì che l’enorme portone blindato dietro al quale avevo rinchiuso tutti i miei demoni, traumi e ferite, all’ improvviso, si aprisse.
Ho trascorso oltre 2 anni a tentare di combatterli da sola ottenendo, come unico risultato, il totale esaurimento delle ultime forze che mi erano rimaste.
Poi ho trovato Valeria.
Nonostante non avessi più alcuna fiducia nel prossimo, in me stessa, senza uno scopo nella vita, piena di rabbia, rancore, frustrazione, dolore e solitudine, la sua accoglienza nei miei confronti in totale assenza di giudizio, ha fatto sì che quella timida vocina dentro di me, che ogni tanto provava a sussurrarmi: “non è tutto qui..”, si facesse sentire un po’ più forte.
Sono immensamente grata di averti incontrato nel mio cammino perché , grazie al tuo immenso supporto,
quella voce è diventata altisonante e mi ha motivata a cercare con tutte le mie forze di guardare oltre..
E andando oltre..
Ho trasformato la mia paura in FIDUCIA:
ho sperimentato personalmente quanto il vero potere sia già dentro di noi e che abbiamo tutti gli strumenti necessari per creare la nostra realtà con CORAGGIO.
Ho sperimentato che combattere le mie paure o ferite non è la soluzione.
Se sono lì è perché vanno osservate, accolte e ,insieme a loro, il messaggio che portano.
Ho sperimentato che ognuno ha il suo ruolo nella nostra vita e lasciare il proprio agli altri, magari imparando a delegare con fiducia, può essere anche un atto d’amore.
Ho trasformato il mio pensare sconclusionato in PENSIERO PENSATO: sperimento ogni giorno e lavoro costantemente perché pensiero, intenzione e azione collimino in armonia, consapevole della mia responsabilità e senza aspettare passivamente che siano gli altri a crearmi la realtà che desidero.
Ho trasformato il mio giudizio nel NON GIUDIZIO:
sebbene all’inizio sia una delle cose più difficili da sradicare, ho sperimentato quanto “etichettare” noi stessi e gli altri possa plasmare negativamente sia il nostro sentire ( e tutto ciò che ne consegue) sia il sentire dell’altro.
Tutto questo è un fantastico viaggio di crescita continuo, ma grazie al supporto colmo di amore che mi hai messo a disposizione io sto ritrovando me stessa e, mio figlio, la sua mamma.
Immensamente grata a te, Valeria, per fare parte del mio cammino.
Roberta B.
Questo è il potere della relazione d’aiuto: creare uno spazio sicuro in cui poter smettere di combattere e cominciare finalmente a vivere, scegliere e fiorire.
Con gratitudine,
Valeria